Il mio Derthona Basket: Maurizio Conti si racconta
Una passione per il bianco e il nero del Derthona Basket nata fin da ragazzo, un legame con la squadra rimasto nel tempo nonostante il lavoro lo abbia portato lontano da Tortona: per Maurizio Conti, conosciuto come “Caio”, 55 anni, la pallacanestro è sempre stato lo sport preferito, dal momento in cui ʺho vissuto l’esperienza del tifo organizzato con la Fossa dei Leoni. Abbiamo seguito la squadra in casa e in trasferta, i giocatori e la città erano una cosa sola. La mia esperienza come tifoso nasce seguendo la squadra juniores femminile, poi abbiamo cominciato ad andare a vedere le partite della squadra maschileʺ.
In quegli anni la squadra militava in Serie C e, tra le tante partite che ha seguito, Conti ricorda con piacere la trasferta di Carpi in cui il Derthona conquistò la promozione in Serie C1, diventando la seconda squadra del Piemonte. ʺFu una gara molto combattuta – racconta Maurizio – e al ritorno a Tortona, dopo la vittoria, ʺrimembro che Guido Ghisolfi ci fece un lungo sermone sul nostro comportamento, quasi fosse un fratello maggiore: è stato un momento specialeʺ.
Le esperienze lavorative hanno poi portato Caio ad allontanarsi progressivamente da Tortona: prima il trasferimento a Milano, poi, negli ultimi anni, quello in Brasile dove vive tuttora. In Sudamerica Maurizio ha cominciato una nuova vita nel mondo della ristorazione, aprendo ʺuna churrasqueria insieme a un socio brasiliano ad Arcos: sono molto soddisfatto della mia scelta. Ero già stato nel mondo della ristorazione, perché mio padre aveva un bar a Tortona e io avevo aperto un locale a Milano, però nella vita mi ero sempre occupato della vendita di prodotti. Ho poi preso un anno sabbatico e ho iniziato a girare il Brasile: ho conosciuto mia moglie e quando ci siamo sposati ho deciso di rimanere a vivere lì perché per lei sarebbe stato difficile trovare lavoro in Italia come architettoʺ.
Dopo diversi anni lontano dalla città, Conti sente ʺnostalgia di Tortona, anche se sono tornato lo scorso anno ad aprile per vedere la partita casalinga con Siena e seguire la successiva trasferta a Rietiʺ. La distanza geografica dall’Italia non impedisce a Maurizio di informarsi sulle vicende e sui risultati della squadra nel corso della stagione, in quanto ʺsento spesso Giovanni Lonardo al telefono e guardo le partite su LNP TV. Il Derthona è nel mio cuore, è una società fatta di amici: da ragazzo ero in classe con Paolo De Ros e compagno di banco di Andrea Ablatico. In questo senso, con l’avvento del Dottor Gavio come main sponsor si chiude un cerchio, perché anche lui da giovane seguiva con entusiasmo la squadraʺ.
Nella passata stagione il Bertram ha vinto la Coppa Italia di Serie A2, al termine di tre gare condotte con autorevolezza: per Caio, che segue le gesta del Derthona da molti anni, quel trionfo è stato ʺuna sensazione unica, l’apoteosi. Sono molto felice di tutto quello che sta accadendo, anche il progetto del nuovo palazzetto è bellissimo: stiamo vivendo qualcosa di grande per una città come Tortonaʺ. Nei giorni scorsi, a Maurizio è arrivata una t-shirt firmata da tutti i giocatori che hanno indossato la maglia del Bertram l’anno scorso: si tratta di ʺun regalo che mi hanno fatto Giovanni Lonardo e sua moglie: è la prima volta che ricevo un dono così bello e spero in futuro di potere avere altre magliette del Derthonaʺ. È arrivato il momento dei saluti, per Caio è inevitabile chiudere con un ʺForza Leoni!ʺ.