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L’AUTODROMO DI IMOLA È IL PRIMO AL MONDO CON ASFALTO GREEN E HI-TECH CON GRAFENE E PLASTICHE RICICLATE

L’AUTODROMO DI IMOLA È IL PRIMO AL MONDO CON ASFALTO GREEN E HI-TECH CON GRAFENE E PLASTICHE RICICLATE

Lo scorso 10 aprile, presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, è stata rifatta la pavimentazione della strada di accesso ai Paddock con Gipave, una tecnologia innovativa messa a punto da Iterchimica e contenente grafene e plastiche dure da recupero appositamente selezionate. Il tratto in questione è fortemente sollecitato dai movimenti di mezzi pesanti e di persone durante gli eventi e le gare previste dal calendario dell’Autodromo, come il GP di Formula 1.

L’utilizzo di Gipave garantisce maggiori prestazioni in termini di resistenza e di durata della pavimentazione rispetto alle tecnologie tradizionali e riduce fortemente gli impatti ambientali. Infatti, in tutto l’arco di vita utile della pavimentazione, l’impiego di questo prodotto consentirà di risparmiare più di 78.000 kg di bitume, 1.623 milioni di kg di aggregati, 74.000 kg di CO2eq (pari all’azione di assorbimento di 3.000 alberi adulti in un anno), 1.182.125 kWh di energia (pari al fabbisogno mensile di circa 5.254 famiglie) e 3.700 kg di plastiche dure riciclate e selezionate.

“L’automobilismo è una parte essenziale della cultura sportiva italiana e l’Autodromo di Imola ne rappresenta appieno l’eccellenza ospitando una delle gare più prestigiose del Mondiale di Formula 1 – ha dichiarato Federica Giannattasio, CEO di Iterchimica – Siamo quindi particolarmente orgogliosi di contribuire a rendere più green e sostenibile con la nostra tecnologia innovativa e completamente made in Italy un’area come quella della strada di accesso ai Paddock attiva e operativa anche nei weekend di gara, come per esempio dal 17 al 19 maggio quando ospiterà i team e tifosi per il Gran Premio dell’Emilia-Romagna”.

Durante la stesa era presente anche il Direttore Generale dell’Autodromo di Imola, Pietro Benvenuti, che ha dichiarato “Abbiamo deciso di asfaltare dall’ingresso della Rivazza fino al Paddock perché è la parte più sollecitata dal transito di mezzi pesanti. Per noi la sostenibilità è importante, siamo un circuito certificato per gli eventi sportivi e sostenibili. La ripavimentazione è per noi un primo passo per sperimentare questa tecnologia, con l’obiettivo di poter intervenire anche sulla riasfaltatura della pista attraverso questo processo innovativo che possa essere un esempio anche per gli altri autodromi nel mondo”.

 

Nel dettaglio, Gipave è stato impiegato per lo strato più superficiale e per lo strato di binder della pavimentazione, ovvero lo strato intermedio. Per entrambi gli strati è stato utilizzato il 15% di “fresato” ovvero asfalto recuperato dalla demolizione di vecchie pavimentazioni e, in aggiunta, sabbia di recupero da scorie. Per questo lavoro è stato utilizzato anche l’attivante di adesione Iterlene IN 400-S: questo prodotto migliora l’adesione tra bitume e aggregati, prolungando la vita utile della pavimentazione e migliorando la lavorabilità durante il ciclo di produzione.

Al progetto hanno preso parte anche l’Università di Bologna per testare la qualità dei materiali e l’impresa CTI di Imola per le fasi di fresatura, produzione e stesa.