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Verso Umana Reyer Venezia-Bertram Derthona: le parole di coach Ramondino e Mike Daum

Verso Umana Reyer Venezia-Bertram Derthona: le parole di coach Ramondino e Mike Daum

Vigilia di campionato per la Bertram Derthona, attesa dalla sfida contro l’Umana Reyer Venezia in programma domani, domenica 27 marzo alle ore 17.30, al PalaTaliercio e valida per la 24° giornata del campionato di Serie A Unipolsai 2021/22.

 

A introdurre la gara, e la situazione di classifica attuale, è stato come di consueto coach Marco Ramondino: “A parte le primissime posizioni, c’è un numero elevato di squadre a distanza di poche vittorie l’una dall’altra, quindi il nostro focus deve rimanere sul singolo avversario. Nel caso di Venezia, si tratta di una squadra con tante qualità e risorse, un gioco offensivo e difensivo di alto livello sia per esecuzione sia per varietà di soluzioni. Il roster può cambiare di settimana in settimana, rispetto alla sfida di andata hanno inserito Theodore e Bramos è tornato ad avere un ruolo preminente. Contro formazioni di questo livello servirà fare una partita di continuità e attenzione”.

Il coach bianconero ha poi analizzato nel dettaglio il roster a disposizione di coach De Raffaele, sottolineando che “ci sono grandi campioni che sono stati punti di riferimento per la Reyer, come Austin Daye, Michael Bramos e Mitchell Watt e il gruppo di italiani, tra cui Andrea De Nicolao e Stefano Tonut, che sono molto importanti per il campionato. Con l’innesto di Thedore hanno ristrutturato le loro gerarchie e sono in grado di cambiare faccia nel corso delle singole gare. In questa stagione Venezia ha faticato a trovare ritmo e sincronismi, ma con un roster di questo livello per loro ogni risultato è ancora possibile”.

A fianco di coach Ramondino è intervenuto Mike Daum, che ha parlato della sua condizione fisica: “Sono in miglioramento, il mio volto è ancora un po’ dolente ma credo che presto potrò togliere la maschera protettiva. In questi mesi sono cresciuto grazie al lavoro che lo staff ha fatto per preparare me e i miei compagni al livello di fisicità della Serie A. Credo che questo mi stia permettendo di rendere bene in allenamento e in partita”.

Il giocatore americano ha poi concluso soffermandosi sulla crescita avuta nei mesi a Tortona: “Credo che arrivare in un paese nuovo, in cui ho avuto modo di apprendere una cultura diversa di pallacanestro mi abbia migliorato sia nel modo di pensare sia nel modo di giocare. In questi mesi sono cresciuto imparando tante cose sia dallo staff tecnico sia dai miei compagni di squadra”.

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