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Lucido Derthona, è semifinale

Lucido Derthona, è semifinale

Umana Reyer Venezia-Bertram Derthona 60-72 

(12-18, 31-34, 46-54)

Tabellini:

Venezia: Stone 9, Bramos 9, Tonut 5, De Nicolao 5, Echodas ne, Morgan ne, Mazzola, Brooks 10, Theodore 12, Cerella 3, Vital nei, Watt 7. All. De Raffaele

Derthona: Mortellaro ne, Wright 10, Cannon 8, Tavernelli ne, Filloy 8, Mascolo, Cattapan ne, Severini 5, Sanders 13, Daum 7, Cain 7, Macura 14. All. Ramondino

Semifinale, un nuovo grande capitolo della storia della Bertram Derthona, che batte l’Umana Reyer Venezia, grande avversario di questa serie, anche in Gara 4, passa il turno e sfiderà la Virtus Segafredo Bologna. Una partita condotta fin dalla palla a due, gestita con lucidità e precisione per tutta la sua durata dalla formazione allenata da coach Ramondino vale il pass per il successivo atto dei playoff.

Partenza sprint della Bertram in Gara 4: guidata dai canestri di Macura, la squadra allenata da Ramondino tocca la doppia cifra di vantaggio (4-14) prima di subire il parziale rientro di Venezia. Alla prima sirena il punteggio è 12-18. Nella seconda frazione, la Reyer accorcia ulteriormente il gap, arrivando più volte fino al -1: il Derthona, però, trova nelle giocate di Cain i punti per mantenersi avanti (31-34) all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi, la partita è caratterizzata da break e contro break che mantengono il sostanziale equilibrio in campo: è poi la Bertram, nel finale di frazione a provare ad allungare, toccando il +8 (46-54) al 30’. Nell’ultimo quarto la Reyer produce un grande sforzo per provare a rientrare in gara, ma il Derthona mantiene la lucidità offensiva, si garantisce extra possessi e conserva il margine accumulato, imponendosi per 60-72.

Così coach Marco Ramondino al termine della gara: “Ringrazio i nostri giocatori, un gruppo di persone di cui siamo molto orgogliosi. Il modo in cui stanno in campo, l’aiuto che si danno e le rinunce che fanno per il bene della squadra va enfatizzato perché siamo in un’era in cui l’individualismo viene esaltato. Invece, avere delle persone che sono disposte a mettere da parte il proprio ego va riconosciuto e apprezzato, quindi da parte mia un grande ringraziamento e ammirazione per i ragazzi. La semifinale è un risultato storico per noi, anche per il calibro e il prestigio di Venezia: vincere tre partite consecutive conducendo quasi sempre nel punteggio dà la misura del grande lavoro fatto dalla nostra squadra. Nel primo tempo abbiamo fatto tanti errori che Venezia non ha punito, mentre nel secondo tempo abbiamo fatto molti meno errori e la panchina ci ha dato un grande contributo. Credo che, come spesso succede nei playoff, ha vinto chi ha sbagliato meno. A rimbalzo è stato fatto un grande lavoro di miglioramento, specie contro Brooks che aveva dominato in gara 3 e all’inizio della gara di stasera: la distribuzione tra tutti i giocatori nasce dal tagliafuori fatto dai lunghi che hanno permesso agli esterni di andare a rimbalzo. Più si va avanti nei playoff e più è difficile elevare il proprio gioco perché la posta in palio è maggiore: vogliamo costringere la Virtus a fare delle grandi partite per batterci”.

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