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Le speranze di rimonta della Bertram si infrangono sul ferro: Trieste passa in volata al PalaEnergica nello scontro al vertice

Le speranze di rimonta della Bertram si infrangono sul ferro: Trieste passa in volata al PalaEnergica nello scontro al vertice

Bertram Derthona – Pallacanestro Trieste 82-85

(22-23, 37-43, 60-65)

 

Tabellini:

Bertram: Zerini, Vital 5, Kuhse 11, Gorham 11, Candi, Farias ne, Denegri 3, Strautins 7, Baldasso 18, Kamagate 12, Biligha 2, Weems 13. All. De Raffaele.

Trieste: Bossi ne, Ross 19, Reyes ne, Deangeli ne, Uthoff 11, Ruzzier, Campogrande ne, Candussi 3, M. Brown 8, Brooks 13, J. Johnson 9, Valentine 22. All. Christian.

Arbitri: Baldini di Firenze, Bettini di Bologna, Bartolomeo di San Pietro Vernotico (BR).

 

Va sotto anche di 14 punti nel secondo tempo, recupera due volte nel quarto periodo da situazioni quasi impossibili e sbaglia il tiro da tre del possibile overtime. Per la Bertram Derthona si materializza così la sua prima sconfitta stagionale. I bianconeri perdono lo scontro casalingo tra imbattute con la Pallacanestro Trieste, che espugna per 85-82 il PalaEnergica Paolo Ferraris di Casale Monferrato nella sfida al vertice della terza giornata di Serie A Unipol confermandosi neopromossa terribile dopo i successi contro Milano e a Napoli. Per la squadra allenata da Walter De Raffaele finisce il filotto di tre vittorie, mettendo dentro anche la Champions League, al termine di una partita in cui è sempre stata costretta a rincorrere da metà secondo quarto in poi un’avversaria che ha costruito il +6 del primo tempo su Uthoff e sulle incursioni dell’ex Ross (14 punti all’intervallo) e volando due volte nella ripresa sul +14 (l’ultima sul 39-53 al 24’) con l’ispiratissimo Valentine da oltre l’arco (6/9 da tre alla fine per l’ex Milano).

Senza Severini out per problemi fisici e per quasi tutto il primo tempo di Kuhse per i 2 falli a carico dopo nemmeno 5 minuti, Baldasso trova proprio a ridosso della sirena dell’intervallo i punti – gliene mancavano 9 alla vigilia – per raggiungere il traguardo dei 1000 segnati in carriera in Serie A con un arresto e tiro dal gomito della lunetta per il 37-43 di metà gara. Nella ripresa il rientro di Kuhse e le ottime giocate di Weems e di un tonante Kamagate ridanno energia al tifo di casa e alla squadra per rientrare in partita (66-69 al 33’). Il chirurgico Brooks sembra far riallungare Trieste in modo quasi irrimediabile, ma 4 punti di fila di Gorham portano addirittura la Bertram a una sola lunghezza di distanza per il 79-80 a soli 40” dalla fine. Sull’apice dell’entusiasmo del PalaEnergica, tre liberi di Valentine e una schiacciata di Brooks in contropiede sembrano mettere nuovamente il punto sul successo ospite, 79-85 a -13”. La Bertram, però, ha ancora un ultimo sussulto insperato: tripla immediata di Kuhse e recupero difensivo di Candi su uno sfondo subito, prima che la corsa di Vital per il tiro da tre del possibile supplementare termini sul ferro a 2” dal termine.

Tra tre giorni per la Bertram altro impegno casalingo. Martedì 15 ottobre alle ore 20:30 la sfida europea contro gli spagnoli del BAXI Manresa per la seconda giornata del Girone G della fase a gironi della Basketball Champions League.

 

DICHIARAZIONIDoveroso fare i complimenti a Trieste, ha vinto meritatamente una gara che ha condotto per larghissimi tratti, ha avuto sempre il controllo del ritmo, della partita, cosa che noi non abbiamo avuto se non a sprazzi e con pochi giocatori”, è il commento di coach De Raffaele. “Abbiamo tirato con percentuali pessime da oltre l’arco a differenza di Trieste, ma sarebbe semplicistico dire che sarebbe bastato qualche tiro in più segnato per cambiare l’andamento del match. E’ una lezione che dobbiamo imparare in fretta, essere più scaltri e svegli, pensare che le cose vanno conquistate piano piano, con tanto lavoro e applicazione, lavorando per coprire i limiti ed evidenziando i nostri punti di forza. I falli – continua – ci hanno condizionato in maniera clamorosa, ci hanno costretto ad avere rotazioni diverse, soprattutto con i piccoli, tanti falli stupidi e sotto questo punto di vista bisogna fare grandi passi in avanti. E’ vero che ne sono stati chiamati tanti, il metro arbitrale mi ha lasciato un po’ perplesso ma come sbagliamo noi possono sbagliare anche gli arbitri. Ma, ripeto, il discorso dei falli si poteva gestire molto più intelligentemente e con una difesa di squadra sostanziosa che invece non c’è stata”.

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